martedì 21 luglio 2015

Ciao "la pillola", ma en passant, mica...

Vi ho già raccontato del "magari facciamo un figlio ma nooo, mica subito, mica ci pensiamo notte e giorno!". Bene, oggi è il giorno della pillola, che una volta si chiamava anticoncezionale, oggi è semplicemente "la pillola". Essa

Smettere di prenderla, per le coppie che la usano come metodo contraccettivo, è il primo vero passo per iniziare a "costruire" il piccolo bambino che già hanno nel cuore e nella mente, notte e giorno. 

Il momento in cui io e Irene abbiamo deciso di interrompere la contraccezione ricalca un po' il "magari facciamo un figlio", come dicevo. Il timore di "esporsi", di creare e crearsi false illusioni, la paura che poi qualcosa possa andare storto, possa dilatare i tempi o addirittura... tutti fattori che creano un momento più o meno così:
Emh... sì ti ricordi in Egitto... no pensavo, così... senza fretta, magari possiamo provare ad interrompere la pillola, poco alla volta (poco alla volta, geniale!)... certo mica dobbiamo subito provare a rimanere "incinti", se capita... cioè non è che terremo conto al secondo di ogni aspetto del ciclo... no no... figurati... mica deve diventare una fissa... vediamo... intanto smettiamo la pillola, facciamo tutte le analisi... ma non perché dobbiamo riuscirci subito... insomma se capita capita, altrimenti aspetteremo... senza drammi eh! Abbiamo un sacco di altre cose a cui pensare per adesso (?).
Altrimenti aspetteremo. Sarà. Ma improvvisamente iniziano le nausee immaginarie, il farmacista inizia a chiedersi se tutti quei test di gravidanza li rivendi in Iran spacciandoli per barre di uranio. Quello che una volta, se negativo, era il tuo migliore amico, oggi DEVE mostrarti due lineette. Altrimenti verrà cestinato senza nemmeno una foto ricordo.

La verità, nel nostro caso, è che da quando abbiamo deciso di provarci "per davvero", quando abbiamo messo fine all'attesa del momento giusto, è stata la cosa che più al mondo volevamo. E sì, avevamo paura che non arrivasse, che potesse metterci diverso tempo, che, che, che, che.

Quel giorno, il giorno dell'addio ad "Essa", dello stop a "La pillola" lo ricordo bene. Fa parte, quel momento, dei tanti concepimenti di Leo, dei tanti piccoli tasselli che ci hanno portato fino a lui che mentre scrivo si sta ubriacando di latte accanto a me.

La verità è che ricordo ogni cosa detta e pensata da quel giorno in Egitto. Dal giorno della nostra presa di coscienza: eravamo pronti, e speravamo che il mondo cospirasse a nostro favore. Che tutto andasse bene. E, per inciso, se così non fosse stato, sarebbe stato un grande dolore. Forse il più grande. Senza forse. Anche se eravamo all'inizio. Anche se eravamo ai "preliminari". Anche se.

Ma torniamo ad "Essa". La pillola fu cessata ufficialmente a fine agosto. Quello che accadde di lì a poco ve lo racconterò presto. Anche se lo strano tipo accanto a me, pieno di latte, rovina la suspence: sapete già come andrà a finire.

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