lunedì 30 maggio 2016

Undici mesi senza altro che te

È quasi mezzanotte. Dopo 11 mesi e qualche giorno da quando sei nato sono riuscito ad accendere la tv e a guardare qualcosa: due puntate di Gomorra, registrate. Ho bevuto una birra e mangiato le patatine dell'Ikea alla panna acida e cipolla, che di buono hanno che non te le devi friggere. 

Pensa che da quando sei nato la notte ho sempre lavorato per poter stare con te il più possibile quando eri sveglio. Stasera invece ho voluto fare una cosa che non facevo da tempo. 

Le nostre vite sono cambiate, tantissimo: tu sei la priorità e la nostra vita è completamente in funzione della tua. Adesso stai iniziando a camminare e io e mamma arriviamo a sera distrutti, sei una forza della natura, sei veloce e curiosissimo e hai un carattere niente male. Ogni giorno ci spremi per bene. Ma niente al mondo può valere quanto un minuto trascorso con te. 

Ho un solo rammarico, ovvero che nonostante una vita a giocare con le parole non troverò mai quelle giuste per dirti quanto ti amo senza essere banale e scontato. Non esistono quelle parole come non è possibile raccontare il nostro amore per te. Mi sono rassegnato che saremo i soli a capirlo... Come capita ad ogni mamma e ad ogni papà. E ora ti raggiungo.